Oggi la San Tommaso ha deciso di mettere il
naso nella medicina moderna, analizzando una cura tra le piu comuni usata per i
malati di cancro, la chemioterapia
COS’E’ UN TUMORE?
I tumori fanno parte di un normale meccanismo biologico di risposta del sistema
corpo/cervello agli insulti psichici e/o biochimici, e continuamente vengono
generati e riassorbiti senza che nella stragrande maggioranza dei casi ce se ne
accorga.
Il cancro è un tumore che è
momentaneamente sfuggito al controllo del corpo, ma se il corpo è sano il
cancro può ancora ritornare sotto controllo e regredire fino a scomparire.
Un tumore che progredisce troppo non è
tanto dannoso di per se', ma piuttosto perché consuma le risorse del corpo (i
nutrienti) oppure perché la sua massa ostacola le funzioni fisiologiche,
comprime organi e tessuti, ecc. portando un corpo già troppo indebolito dalla
eccessiva presenza di sostanze tossiche, parassiti e squilibri biofrequenziali,
a non essere più in grado di mantenere il controllo del processo di generazione
e riassorbimento del tumore. Questo degenera sempre più, con una progressiva
dedifferenziazione dei tessuti, i quali divengono ameboidi e invasivi.
Rimuovendo dal corpo le sostanze tossiche,
i parassiti e gli squilibri biofrequenziali, e ammesso che il corpo abbia
mantenuto la capacità di risposta immunitaria, il cancro può invertire la rotta
e regredire più o meno rapidamente, fino a completa
guarigione.
I casi di tumore sono in apparente grande
aumento essenzialmente per due ragioni: la prima è che effettivamente il nostro
corpo è sempre più indebolito da sostanze estranee, e dunque è sempre meno
capace di mettere in atto i meccanismi di difesa. La seconda ragione, meno
evidente ma ben reale, è che la diagnostica è sempre più avanzata e scopre
tumori piccolissimi, i quali il più delle
volte sarebbero regrediti da soli.
REAZIONI DEL PAZIENTE
Quando ad un paziente viene detto che ha
un cancro, il poveretto subisce innanzitutto un violento trauma psichico che
"stampa" in lui l'idea della condanna ineluttabile, il che già
compromette gravemente la capacità di reazione psiconeuroimmunologica. Come se
non bastasse, il malcapitato inizia il calvario della chemioterapia, il che
devasta il sistema immunitario, avvelena il fegato, ha forti ripercussioni sul
sistema nervoso, rende debolissimi e lo costringe a vivere una vita infernale fra nausea, caduta dei capelli, e molto altro.
LA CURA CON LA CHEMIOTERAPIA
La chemioterapia è una cura
invasiva e tossica che si presume elimini le cellule cancerose; tuttavia,
sfortunatamente, la sua feroce azione chimica non è in grado di distinguere queste ultime da cellule e tessuti
circostanti sani. Requisito
fondamentale per un farmaco chemioterapico è dunque la selettività di
bersaglio, che lo porta all'eliminazione delle cellule neoplastiche preservando
la salute di quelle sane. Si tratta in ogni caso di un requisito del tutto
ideale, dal momento che non esistono chemioterapici
in grado di agire in modo esclusivo sulla massa tumorale, e di non presentare
effetti collaterali su altri tessuti dell'organismo.
La chemioterapia, per come è intesa oggi, nasce per un
fortuito caso quando negli anni sessanta Barnett Rosenberg, nel laboratorio di
biofisica della Michigan State University, notando la somiglianza delle linee
di forza dei campi elettrici (cfr campo gravitazionale in meccanica classica) e
i fusi mitotici (catene di microtuboli che vanno dai centrioli posti ai poli
fino ai cromosomi posti all'equatore di una cellula durante l'anafase
della mitosi) si mise a studiare l'interferenza dei suddetti campi elettrici nella
riproduzione dei batteri. Egli notò come questi non riuscivano a riprodursi in
questo ambiente, perché gli era impossibile separarsi.
Alla fine Rosenberg scoprì che non era la presenza del
campo elettrico ad impedire la divisione di batteri, bensì quella dell’isomero
cis [PtCl2(NH3)2].
Egli ebbe il colpo di genio di provare a vedere gli effetti di questo isomero
sulle cellule tumorali, che presentavano lo stesso tipo di crescita, e scoprì
l'efficacia anti-tumorale provando ad usarlo su di un topo, che dopo pochi
giorni guarì completamente. Il farmaco al platino passò alla fase 1, ma a causa
dei suoi ingenti effetti tossici rischiò quasi di non essere mai usato, se non
fosse stato per due medici americani, i quali lo provarono su tredici pazienti
affetti da cancro ai testicoli. La sorprendente ripresa di questi pazienti
diede il via libera al largo impiego di questo farmaco nella cura della
leucemia.
Questo accade perché i chemioterapici sono tremendi veleni cellulari: mentre da un lato
effettivamente ostacolano (ben poco) la riproduzione delle cellule cancerose,
dall'altro devastano il sistema immunitario e tutte le funzioni del corpo nel
suo complesso, oltre a mantenere del tutto intatte le cause che hanno portato
alla comparsa del cancro stesso. Chi fa la chemioterapia quasi sempre soffre
moltissimo, e spesso muore malamente. Anche quando va bene e il cancro sembra
guarito, per i vasti danni prodotti difficilmente non si ha poi più la
possibilità di riprendersi totalmente: prima o poi il cancro ricompare e
trovando un corpo senza più difese non lascia scampo.
Per gli ammalati di cancro la
chemioterapia è totalmente gratuita, grazie al Servizio Sanitario Nazionale, ma
pochi sanno che il suo costo per lo stato è altissimo, migliaia di euro a ciclo, da ripetere più e più volte... senza
contare il costo dei farmaci associati e i trattamenti addizionali per
combattere gli imponenti effetti collaterali... eppoi c'è tutta la diagnostica,
sempre più spinta... Ma non basta, un chemioterapizzato ha subito talmente
tanti danni che per tutto il resto della vta (generalmente breve) avrà bisogno
di molti farmaci... E' un businnes che definire immenso è poco.
Per semplificare, la chemioterapia è un veleno somministrato per via endovenosa che
uccide tutta la materia vivente. Le ripetute somministrazioni di
chemioterapia e di radiazioni uccidono gradualmente l'intero organismo; il
sistema immunitario viene colpito in modo particolarmente duro dalla
chemioterapia e spesso non ristabilisce le proprie funzioni abbastanza da
proteggere adeguatamente l'organismo dalla malattie comuni, il che può portare
alla morte.
Qualcosa
come il 67% delle persone che muoiono durante le cure anticancro finiscono in
tal modo a causa di infezioni opportunistiche derivate direttamente dall'inefficienza
del sistema immunitario, determinata dalla natura tossica ed aggressiva dei
farmaci. Di cosa si tratta, se non di morte
per trattamento medico?
Gli stessi effetti collaterali della
chemioterapia e delle radiazioni sono assai estesi e possono comprendere, tanto
per citarne alcuni, vertigini,
decolorazione della cute, calo sensoriale, menomazioni audio/visive, nausea,
diarrea, caduta dei capelli, mancanza di appetito e conseguente malnutrizione,
perdita degli stimoli sessuali, perdita di globuli bianchi, lesioni permanenti
e malfunzionamento degli organi, emorragie interne, danni ai tessuti e
infiltrazione cardiovascolare (deterioramento delle arterie).
I
chemioterapici agiscono in genere su tessuti ad alta proliferazione, come i
tumori. Ma è proprio tale genericità ad essere responsabile di effetti
collaterali che, dal punto di vista clinico, assumono un'importanza
notevolissima. Tali effetti collaterali infatti si presentano a carico dei
tessuti dell'organismo a più alto tasso replicativo, come ad esempio quello
ematopoietico, le mucose delle vie gastrointestinali ed i follicoli piliferi.
Tali tessuti sono solitamente in grado di ritornare alla normalità al termine
della terapia. In alcuni casi però, come in presenza di tumori caratterizzati
da crescita più lenta di quella di tali tessuti, il recupero è molto più
difficile.
Effetti tossici indesiderati
L'isomero
cis-platino non è in grado di distinguere le cellule cancerose dalle sane e colpisce indiscriminatamente tutte le
cellule che incontra. Ha quindi un effetto tossico non insignificante.
Inoltre, un paziente soggetto alla chemioterapia rischia di assuefarsi al
farmaco, cosicché, dopo un certo periodo di somministrazione, questo non abbia
più effetto, può poi causare depressione, continui attacchi di nausea e vomito,
nonché perdita dell'udito.
L'efficacia
del cisplatino e di altri trattamenti chemioterapici risulta amplificata
anche dall'associazione con trattamenti di ipertermia oncologica
Nell'Aprile
del 2007 un gruppo di ricercatori della
Southwestern University di Dallas ha pubblicato uno studio secondo il quale
disattivando 87 geni umani l'efficacia della chemioterapia aumentava in misura
notevole. Se la ricerca dovesse dimostrarsi vera anche in vivo si
potrebbero ridurre in maniera sostanziale gli effetti indesiderati della
chemioterapia mantenendo nel contempo l'effetto curativo
EFFETTI
DELLA CHEMIOTERAPIA A
LIVELLO
CELEBRALE
Un gruppo di lavoro dell'università di Rochester a New York ha scoperto che molti tipi di cellule fondamentali del cervello sono estremamente vulnerabili ai farmaci.
I ricercatori sostengono che ciò potrebbe essere di aiuto per spiegare gli effetti collaterali come attacchi epilettici e perdita di memoria associati con la chemioterapia - alla quale è stato congiuntamente affibbiato il nome di 'chemio cerebrale'.
La ricerca effettuata sui ratti, del dicembre 2006, è stata pubblicata sul Journal of Biology.
La terapia farmacologica per la cura del cancro può indurre una vasta gamma di effetti neurologici collaterali, anche un insorgenza di demenza.
Lo studio ha scoperto che livelli di dosi comunemente somministrate quando i pazienti sono sottoposti a trattamento hanno ucciso dal 40% all' 80% delle cellule cancerogene - ma dal 70% al 100% delle cellule cerebrali.
Molti tipi di cellule cerebrali sane continuano a morire per almeno sei settimane dopo l'esposizione al trattamento.
Il gruppo di lavoro di Rochester ha effettuato dei test con tre
farmaci somministrati per trattare molteplici forme di cancro: carmustina,
cisplatina and citosina arabinoside.
Tutte e tre i farmaci sono risultati tossici per molti tipi di cellule cerebrali il cui lavoro è di riparare le altre cellule del cervello, anche a concentrazioni molto basse
Tutte e tre i farmaci sono risultati tossici per molti tipi di cellule cerebrali il cui lavoro è di riparare le altre cellule del cervello, anche a concentrazioni molto basse
Il ricercatore principale Dr Mark Noble ha affermato: "Questo è il primo studio che pone la
chemio cerebrale su un ragionevole fondamento scientifico, in termini di
neurobiologia e biologia cellulare."
Possono anche far morire le cellule oligodendrocita , che gioca un ruolo fondamentale nella trasmissione di messaggi attorno al sistema nervoso.
I ricercatori suggeriscono che un danneggiamento alle cellule nell' ippocampo, che è responsabile per la memoria e l'apprendimento, è probabilmente una causa che può fornire una una spiegazione ai sintomi della chemio cerebrale.
Possono anche far morire le cellule oligodendrocita , che gioca un ruolo fondamentale nella trasmissione di messaggi attorno al sistema nervoso.
I ricercatori suggeriscono che un danneggiamento alle cellule nell' ippocampo, che è responsabile per la memoria e l'apprendimento, è probabilmente una causa che può fornire una una spiegazione ai sintomi della chemio cerebrale.
Il professor John Toy, direttore medico della
ricerca sul cancro in UK, ha detto: "Le dosi utilizzate nel corso della
terapia necessarie per il trattamento del cancro mentre lasciano le cellule
sane del corpo per quanto possibile illese costituiscono un buon equilibrio
giudicato da specialisti esperti.
"Lo scopo è di massimizzare i benefici e minimizzare i danni. Sfortunatamente gli effetti collaterali possono includere la tossicità per il cervello.
" Si spera che questa ricerca effettuata sui ratti possa suggerire nuovi metodologie di ricerca su come questa tossicità possa essere superata.
"E' importante ricordare, comunque, che tutti i trattamenti per la cura del cancro disponibili al momento sono stati sottoposti a dettagliati studi clinici per assicurare che i benefici da essi derivanti superino gli effetti indesiderati.
"Lo scopo è di massimizzare i benefici e minimizzare i danni. Sfortunatamente gli effetti collaterali possono includere la tossicità per il cervello.
" Si spera che questa ricerca effettuata sui ratti possa suggerire nuovi metodologie di ricerca su come questa tossicità possa essere superata.
"E' importante ricordare, comunque, che tutti i trattamenti per la cura del cancro disponibili al momento sono stati sottoposti a dettagliati studi clinici per assicurare che i benefici da essi derivanti superino gli effetti indesiderati.
ALCUNE
CURE ALTERNATIVE
La medicina olistica conosce ormai molte
terapie anticancro, del tutto naturali e relativamente economiche, che agiscono
sulle cause e senza distruggere il sistema immunitario: sono ormai ben collaudate e, se ben applicate, funzionano nella
stragrande maggioranza dei casi.
Le cure alternative hanno, al confronto
della chemioterapia, un costo molto basso, e per lo più non sono brevettabili
perché si tratta di prodotti naturali non lavorati...
Le multinazionali farmaceutiche,
infiltratesi ormai ovunque, difendono la loro gallina dalle uova d'oro con ogni
mezzo, contro la minaccia rapresentata dalle terapie naturali e olistiche: con
la forza del denaro - tanto denaro - corrompono l'Organizzazione Mondiale della
Sanità (che di per sè è già una vera e propria mafia), corrompono i ricercatori falsando le sperimentazioni, influenzano
pesantemente le riviste scientifiche e l'informazione al pubblico, corrompono
gli informatori sanitari, minacciano o perfino si radiano dall'Ordine
professionale i medici che attuano le terapie alternative, e quando non ci
riescono fanno in modo che i loro sgherri nei posti chiave dell'informazione li
ridicolizzino e li screditino, presentandoli come ciarlatani.
Essendoci però il rischio che la verità
salti fuori, lo sforzo più grande è dedicato alla manipolazione dei dati
sull'efficacia della chemioterapia. Non potendo falsificare tutti i risultati
delle terapie, viene adottato un metodo del tutto particolare per valutarli
- Se per esempio un paziente viene ospedalizzato per un tumore allo stomaco e dopo fatta la chemioterapia esce, non la chiamano dimissione ma guarigione!
- Se dopo 3 mesi lo stesso paziente ritorna con un tumore al fegato (probabilmente scatenato dalla chemioterapia) il caso non sarà riaperto e ricollegato all'altro, ma sarà considerato come nuovo!
- Se un paziente viene dimesso, e successivamente ritorna anche per controlli e viene di nuovo dimesso, ogni volta e´ un dato positivo. Ma poiché si puo´ morire solo 1 volta, anche se si viene dimessi 9 volte, alla fine il risultato dicuiarato sara´ del 90% di guarigioni e del 10% di mortalità!
- E ancora: dal tumore al testicolo si salvano più del 90% dei
malati, mentre da tumore al polmone si salvano solo il 10%. Si dichiara
così una sopravvivenza media di circa il 50%...
...nascondendo però che quelli del testicolo sono solo 2000 l'anno, mentre quelli del tumore al polmone sono 40.000....
...perciò la vera media sarebbe molto, molto più bassa!
La sconcertante realtà che si evince dalle
statistiche correttamente eseguite è che chi
non fa la chemioterapia vive più a lungo d chi non fa nessuna terapia!!!
E inoltre, sempre dai veri dati, risulta che l´aggressivita´ di un tumore
recidivante diventa esponenziale dopo la chemioterapia, e se poi ricompare c'è
ben poco da fare, in un organismo compromesso dal veleno.
ESCOZUL, VELENO DI SCORPIONE CUBANO
L’Escozul viene distribuito in modo
gratuito solo a Cuba. I requisiti richiesti non sono altro che la presentazione
della cartella clinica che verra’ successivamente valutata in modo accurato. Il
luogo di distribuzione è situato a Jaguey
Grande, cittadina di produzione del medicinale in questione.
L’Escozul è un mix di proteine estratte da
un determinato tipo di scorpione che agisce nel corpo del paziente provocando
un effetto immunoregolatore, antinfiammatorio, analgesico e antitumorale.
Sul sito dell’azienda si puo leggere che
il farmaco in questione non ha ancora fatto registrare alcun effetto nocivo. Le
persone in cura sono in larga parte americane e si puo riscontrare un dato
confortante: sarebbero infatti 25mila le persone che riscontrano un miglioramento
in termini di aumento di sopravvivenza, sollievo fisico e remissione delle
cellule tumorali. Altro dato confortante riporta che l’indice di sopravvivenza
dei pazienti che abbia trattato la malattia con l’Escozul si aggira intorno al
15.63% aggiungendo che circa l’89,55% dei pazienti mantiene una buona qualita’
di vita.
Essendo pero’ il medicinale ancora a
livello sperimentale (la ricerca completa ancora non è stata terminata) gli
stessi medici cubani consigliano optare per un’integrazione del medicinale
senza pero’ abbandonale le terapie tradizionali come, ad esempio radioterapia e
chemioterapia.
Purtroppo la comunita’ medica
internazionale, eccetto Cuba, non prende ancora in considerazione il
medicinale. Una voce fuori dal coro è rappresentata dal dottor Giovanni
Battista Speranza, direttore del reparto di Oncologia dell’ospedale ‘’Giovanni
Battista di Ostia’’. Egli infatti, in un suo recente convegno, ha parlato
dell’Escozul traendone considerazioni favorevoli in merito, anche con l’aiuto
di alcuni, pazienti da egli stesso curati, che assumono codesto medicinale
traendone effetti positivi.
Lo stesso dottor Speranza ha ammesso di
essersi interessato al farmaco quando una paziente affetta da neoplasia della
mammella inizio’ il trattamento classico: la paziente migliorava di giorno in
giorno il suo quadro clinico e dopo due mesi di cura confesso’ al dottore di
aver autonomamente iniziato una cura parallela a base di Escozul. In seguito a
questo caso, il dottor Speranza ha scoperto che altri 5 pazienti stavano
assumendo il farmaco cubano dimostrando tutti un evidente miglioramento.
Ovviamente il medico ci tiene a ribadire
che non vanno alimentate false ilusioni e che in ogni caso i pazienti devono
continuare a seguire la medicina classica. Il medico chiarisce che l’Escozul
altro non è che un medicinale omeopatico che aiuta il paziente alleviando
dolore e infiammazione.
Grazie alle sue considerazioni, il dottor
Speranza ha fatto si che l’ospedale ‘’Grassi’’ di Ostia sia diventato un punto
di riferimento per diverse famiglie che, da mesi, si imbarcano destinazione
l’Avana.
CONCLUSIONE DEI MEDICI
Alcuni medici sembrano pero’ remare
leggermente contro corrente. Secondo il professor Charles Mathe la
chemioterapia non darebbe decisamente gli effetti sperati:
"Se contraessi
il cancro, non ricorrerei mai ad un centro standard per la cura di tale
malattia. I malati di cancro che stanno alla larga da questi centri hanno qualche
possibilità di farcela.''
Walter Last, che scrive su The Ecologist, ha
di recente riportato:
Il Dr.
Hardin Jones, docente presso l'Università di California, dopo aver analizzato
per molti decenni le statistiche relative alla sopravvivenza al cancro, ha
tratto la seguente conclusione: ‘’quando non vengono curati, i malati non
peggiorano, o addirittura migliorano’’. E
purtroppo le inquietanti conclusioni del Dr. Jones non sono mai state
confutate.
Oppure che dire di quanto segue?
"Molti
oncologi raccomandano la chemioterapia praticamente per qualsiasi tipo di
tumore, con una fiducia non scoraggiata dagli insuccessi pressoché
costanti" (Albert Braverman, MD,
"Medical Oncology in the 90s", Lancet 1991, vol. 337, p. 901).
O ancora di questo?
"La
maggior parte dei malati di cancro di questo paese muore a causa della
chemioterapia; la chemioterapia non elimina il cancro ai polmoni, al seno o al
colon. Questo fatto è documentato da oltre un decennio, e tuttavia i medici la
utilizzano ancora per questi tumori’’.
(Allen Levin, MD, UCSF, The Healing of Cancer).
(Allen Levin, MD, UCSF, The Healing of Cancer).
1 Responses So Far:
Dobbiamo convincere il Governo ad andare contro corrente "contro il sistema ".Bloccare la Chemioterapia ,la radio terapia. Sono invasive ed uccidono tutte le cellule.
La Chemio,uccide . Il denaro ricavato dalla decimazione dei Cristiani ,sottoposti "obbligatoriamente e,plagiati, vanno utilizzati per favorire l'invasione africana e ,svuotare l'Africa ; costruendo mega metropoli ed infrastrutture megagalattiche.
Inoltre,procurare epidemie per smaltire vaccini in deposito et scaduti . Ed altre devastazioni sataniche .